2023

Cattedrale di Etchmiadzin, cerimonia di inaugurazione della mostra permanente della mia opera “Rivelazione”. Armenia 2023

Organizzatore

Luogo

Armenia

ARMENIA – Cattedrale di Etchmiadzin, CERIMONIA DI INAUGURAZIONE della mostra permanente della mia opera “Rivelazione” donata dal proprietario dr. V. A. alla Santa Sede di Etchmiadzin, Cattedrale considerata in Armenia come il nostro Vaticano, è la prima chiesa della cristianità costruita nel 301 d.C. L’opera è stata incorniciata con vetro antiriflesso ed anti effrazione, e farà parte dei tesori del museo. Tra le reliquie più preziose custodite nell’edificio vi sono i seguenti oggetti sacri:
– La Lancia Sacra di Antiochia, identificata con la Lancia di Longino che trafisse Cristo;
– Frammenti di legno ritenuti essere parte dell’Arca di Noè adagiata sul monte Ararat;
– Reliquie varie appartenenti ai santi apostoli Pietro, Andrea e Giuda Taddeo;
– La mano destra di san Gregorio, che attraverso i secoli seguì i cattolici nelle loro varie residenze, come simbolo di autorità.

Il momento dell’apertura della scatola e dell’inaugurazione.

Museo della Cattedrale di Etchmiadzin, con Padre Asoghik Karapetyan, direttore dei musei e dell’Archivio storico presso la Santa Sede di Etchmiadzin riceve dal dr. V. A. la donazione che sarà installata all’interno del museo della Cattedrale, quest’opera sarà inserita tra i tesori del museo, dove troviamo le reliquie del santo Gregorio Illuminatore, venerato come Santo anche dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa copta e dalla Chiesa ortodossa, che lo ricorda il 30 settembre. Padre Karapetyan dice che quest’opera ha un forte tema spirituale, e quando le persone la osserveranno sentiranno la forza dello spirito (traduzione della Dr.ssa Aida Babayan, guida e traduttrice).

Museo della Cattedrale di Etchmiadzin, l’artista Carlo Alberto Perillo descrive il contenuto simbolico dell’opera “Rivelazione” l’opera è stata acquistata dal Sig. V. A. di origini Armene appositamente per essere donata alla Cattedrale di Etchmiadzin, per un forte sentimento di appartenenza al popolo Armeno, e dato l’alto significato simbolico, l’opera sarà collocata all’interno della Cattedrale alla fine del suo restauro attualmente in corso.